Durante il Digital Life Design, il ceo di Airbus, Tom Enders, ha dichiarato pubblicamente che la sua divisione Urban Air Mobility presenterà il primo prototipo di taxi volante entro il 2017. In 4 anni è invece previsto il lancio ufficiale sul mercato. L’obiettivo è eliminare il problema del traffico urbano una volta per tutte. La difficolta successiva sarà poi quella di stabilire una chiara e semplice regolamentazione della viabilità aerea delle città, per il momento priva o quasi di regole. Il concept di Airbus è chiamato «Vahana» – nome di una divinità indiana usata come veicolo di trasporto – e consiste in un velivolo monoposto a decollo e atterraggio verticali, con motore rigorosamente elettrico a zero emissioni.
CityAirbus è invece la versione multi-posto del taxi volante. Simile a un piccolo elicottero e ispirato ai moderni droni, sarà guidato inizialmente da un pilota per poi in seguito dotarsi di tecnologia per il volo autonomo. Entrambi i modelli saranno nella versione finale a guida autonoma e verranno dotati degli ultimi ritrovati in termini di sicurezza. In particolare sensori che saranno in grado di rilevare eventuali ostacoli imprevisti e che avviseranno il software di guida per evitarli senza bisogno dell’intervento umano.Le due tipologie di taxi volanti potranno essere prenotate tramite un’applicazione e condivise con gli altri utenti. Una sorta di car sharing delle vie del cielo.
Marco Marranini
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